Come ho generato 300€ al mese per 12 mesi SENZA LAVORARE (grazie alla programmazione)
Oggi ti voglio raccontare di un esperimento che ho fatto qualche anno fa che univa la programmazione a dei concetti di digital marketing. Mi ha consentito di guadagnare circa €300 al mese per 12 mesi senza praticamente fare nulla. Ovviamente ho lavorato all’inizio di questi 12 mesi creando il mio script attivo 24h24 e che mi ha consentito di guadagnare queste cifre.
Infatti ti voglio subito far vedere quelli che sono gli screen di Google ADS. Se non sai cos’è Google ADS non ti preoccupare, dopo te lo spiego.
Come puoi vedere ci sono i 12 mesi e la media totale è di circa €300 al mese. Ora voglio semplicemente raccontarti passo per passo quello che ho fatto per realizzare un progetto del genere. Prima di entrare nella spiegazione, volevo precisare che se hai aperto questo articolo è perché stai cercando un “metodo di guadagno facile e veloce senza però saper fare niente”, “come guadagnare on-line senza saper fare nulla”, “rendite automatiche” ecc…, puoi chiudere pure questa pagina.
Questo articolo ha un solo obiettivo, quello di aiutare le persone che vedono semplicemente la programmazione come un lavoro come tutti gli altri e fargli capire che la programmazione è un’enorme opportunità che ti può cambiare la vita che ti può risolvere problemi lavorativi ed economici. Quindi se tu vuoi iniziare a programmare, spero che questo articolo ti possa aiutare a fare un cambio di mentalità e che ti faccia smettere di vedere la programmazione come un hobby o come qualcosa di secondario. Spero quindi inizierai a considerarla finalmente come cosa di principale importanza, quindi in cui Investire soldi, tempo ed energie. Se tu invece sei già un programmatore, questo potrebbe aiutati ad ampliare gli orizzonti e vedere che la programmazione non è semplicemente andare in azienda e lavorare come dipendente.
Innanzitutto ti voglio raccontare come è nata l’idea. Tutto è iniziato quando mi sono licenziato. Considera che io in un determinato periodo della mia vita ho lavorato in un’azienda come dipendente, però sentivo la necessità di voler approfondire determinati argomenti e quindi di doverli studiare proprio al massimo delle mie possibilità. Mi sono licenziato e mi sono creato un piano di studi personalizzato. Mi sono messo a studiare moltissimo determinati argomenti in cui volevo effettivamente diventare più forte.
Questi argomenti erano ovviamente argomenti tecnici, tipo nuove tecnologie, nuovi strumenti che volevo imparare ad utilizzare e padroneggiare. Ho capito però che dovevo anche uscire da quella che era la mia zona di confort e quindi mi sono messo a studiare anche argomenti che non c’entrano assolutamente nulla con la programmazione. Ho preso una specializzazione in “content strategy”, ho iniziato a seguire dei corsi di SEO (search engine optimization), essenzialmente delle tecniche che ti consentono di salire sui motori di ricerca. Mentre studiavo e apprendevo le primissime nozioni di SEO, mi è venuta in mente un’idea geniale:
Perché non prendere queste pochissime nozioni che a quel tempo avevo appena appreso, unirle alla programmazione e creare un progetto che mi consentisse di guadagnare in automatico?
Ed è esattamente quello che ho fatto! Ad oggi ovviamente ho moltissima esperienza nel campo, quindi posso già dire che è un progetto del genere non dura a lungo. In ogni caso in questo articolo ti voglio raccontare passo passo cosa ho fatto per realizzare una cosa del genere.
Ti è mai capitato di fare una ricerca su Google?
Quante volte ti è capitato di cercare il nome di un dominio di un sito web, cliccare sul primo risultato che Google ti dà a disposizione e nel guardare il sito dire: “aspetta un momento, ma questo non era il sito che io stavo cercando!”. Di solito quindi lo chiudi e apri gli altri risultati di ricerca.
Ecco il mio sito internet era proprio uno di quei siti che le persone aprivano per sbaglio. Detto questo possiamo vedere qualcosina in più sul mio progetto.
Come anticipato, utilizzerai Google Ads. Nella dashbord portai vedere i ricavi e le entrate stimate, le visualizzazioni e quant’altro. Ecco qui appunto i miei report dei vari mesi e la media dei ricavi (€311/mese).
Considera che utilizzavo un singolo server, un server dedicato e spendevo circa €30 al mese, per il rinnovo. Non volevo fare roba troppo elaborata e quindi avevo all’interno dello stesso server sia il web-server sia il database server.
Detto questo ti presento il sito: Rankingham.com, con un leone come logo, proprio in stile Jordan Belfort se sai di chi sto parlando. In ogni caso il nome non me lo sono inventato io. Ho chiesto alla mia consulente personale, ovvero mia moglie, e le ho detto che cercavo una parola che potessimo tradurre in inglese come “classifica” ma nello stesso tempo che avesse una sonorità molto regale e importante. Quindi abbiamo unito “Rank” a tipo “Buckingham Palace”, quindi è uscito Rankingham.
Ora il sito non esiste più, ovvero non ho più rinnovato il dominio e quindi probabilmente è stato acquistato da qualcuno. Ma tramite un sito (archive.org), possiamo risalire a come era strutturato a suo tempo Rankingham.com.
Ecco come si presentava: Rankingham.com
Come puoi vedere c’è un menù a cui, pur essendo un sito che aveva dei contenuti generati automaticamente quindi tendenzialmente che non richiedevano l’intervento umano, ho cercato di dare una parvenza di sito “serio”. Questo è un front-end realizzato in HTML CSS JavaScript, utilizzando bootstrap 2 o 3 (non ricordo quello che c’era nel 2015).
Andiamo a vedere invece quelle che sono le pagine che effettivamente mi consentivano di guadagnare, quelli che erano quindi i contenuti generati automaticamente:
Essenzialmente grazie alle nozioni di SEO ho pensato di creare in maniera automatica dei contenuti che potevano essere “univoci” per ogni singolo dominio e quindi ovviamente creare una pagina per ogni dominio che riuscivo a trovare. Questa è una pagina per il dominio “wordpress.org”.
Essenzialmente vado a dare:
- Un punteggio per il dominio (98,3%); questo punteggio veniva calcolato con un algoritmo semplificato. Adesso non voglio essere troppo tecnico, immaginatelo come un punteggio a caso.
- La data di aggiornamento (2014-12-31)
- Dei pulsanti Social. Tra l’altro le persone li utilizzavano realmente, soprattutto su Twitter
- Uno screenshot del sito internet
In alcuni punti erano presenti delle pubblicità di Google, ovvero pubblicità che se cliccate mi consentivano di guadagnare soldi.
Contenuti generati automaticamente
Quali saranno mai questi contenuti generati automaticamente su uno specifico dominio? Beh essenzialmente erano:
- Dati estratti da quel dominio, spesso ad esempio siti web correlati che in realtà non erano nient’altro che domini già citati all’interno del sito stesso.
- Il titolo, quindi essenzialmente il titolo della pagina con il numero di caratteri.
- La descrizione della pagina
- Gli sponsor link, un altro banner pubblicitario.
- Un’analisi dei tag html, se non sto parlando non ti preoccupare. Diciamo che questa era una sorta di finta analisi del contenuto della pagina da un punto di vista “tecnico SEO”. Se vuoi sapere di più sulla SEO, ti consiglio di fare una ricerca su Google.
- Keywords cloud, le parole chiave più utilizzate.
- Consistency delle keywords, quanto sono utilizzate, la frequenza, se sono all’interno del title o nella description o nei tag, così via.
- Quando è stata la registrazione del dominio (in questo caso 12 anni).
- Web mobile, dove si poteva vedere che questo dominio (wordpress.org) era al 71° posto nella classifica mondiale e negli Stati Uniti al 55° posto.
- La velocità di caricamento per il mobile. Tutte queste informazioni relative alle performance tra l’altro le andavo a pescare utilizzando l’API di Google.
Riassumendo, riuscivo a reperire tutte queste informazioni, già presenti sul web, e generare così automaticamente dei contenuti generali relativi al dominio in questione. L’unica cosa che io facevo era semplicemente dargli una parvenza più carina da un punto di vista estetico.
Altre info che potevo reperire potevano essere delle misurazioni relative al dominio, quindi essenzialmente i cookies, oppure informazioni tecniche che non servono praticamente a niente.
Ora quello che vorrei farti capire è che ovviamente la maggior parte delle mie visualizzazioni, e quindi i miei guadagni, non provenivano ovviamente da un sito del genere come wordpress.org, ma bensì la maggior parte delle visualizzazioni provenivano da siti internet invece molto piccoli, con poche visite, magari domini di terzo livello. La pagina per un link di terzo livello è esattamente come quella descritta di wordpress.org. L’unica cosa che cambia sono i contenuti che sono stati generati automaticamente partendo da quest’altro indirizzo.
La cosa importante da capire su cui si basava questo “business” era che quando una persona cercava un dominio su Google e questo dominio era molto famoso, come ad esempio wordpress, al 99,9% non appariva il mio sito Rankingham.com nella ricerca dei risultati su Google.
Tuttavia se il sito invece è molto piccolo, magari un sito che ha due pagine, magari un sito che parla di gattini, che parla di qualsiasi altro animale o che parla di una passione, una nicchia e quant’altro, allora c’è un’alta probabilità che il mio sito internet ranking.com, che ha tante pagine e ha tante lingue diverse, ha un’alta probabilità che appaia in prima pagina e addirittura in prima posizione su Google.
Quindi l’intero business e si basava proprio su questo: far apparire il mio sito internet prima degli altri e questo accadeva soltanto quando i siti erano molto molto piccoli, così il mio sistema automatizzato indicizzava e creava pagine apposite per loro.
Altra cosa importante era che non c’era soltanto la lingua inglese, ma bensì avevo inserito 12 lingue che in realtà traducevano semplicemente le parti del sito internet che si potevano tradurre. Il fatto che ci fossero così tante lingue dava la possibilità a Google di mostrare contenuti diversi in base a quella che erano le preferenze dell’utente quando effettuavano ricerche. Stiamo quindi parlando della geolocalizzazione dell’utente per un determinato continente o nazione. Ad esempio se sei una persona inglese che vive in America avresti visualizzato una lingua, oppure era presente un’altra variante sempre relativa all’inglese ma per le persone che vivevano in Australia.
Che senso ha avuto fare una roba del genere?
- Era abbastanza semplice e automatizzato.
- Da quei pochi studi che abbiamo fatto dava dei vantaggi. Se io creo delle varianti di pagina e Google vede che ho sia la pagina in inglese che può essere visualizzata nelle ricerche delle persone che parlano inglese, sia la stessa variante di quella pagina in altre lingue a seconda della loro geolocalizzazione, allora per Google questa è la pagina perfetta. Quindi il fatto di avere queste varianti è utile per farsi considerare da Google per quelle che sono le ricerche diverse con lingue diverse.
Riassumendo:
Cerchiamo ora di fare il punto della situazione.
Guadagni:
Prima di tutto adesso che hai visto il sito internet e hai visto com’era strutturata la pagina, voglio subito sottolineare che ovviamente all’interno di “archive.org” non hai potuto vedere le pubblicità, ma semplicemente uno spazio vuoto. All’interno di quegli spazi vuoti c’erano semplicemente dei banner offerti da Google. Essenzialmente registrando una piattaforma, Google può darti la possibilità di mettere la sua pubblicità all’interno della tua piattaforma e se qualcuno clicca su queste pubblicità, a te che sei il proprietario della piattaforma, spetta una parte di quei soldi.
Come si guadagna da queste pubblicità?
Essenzialmente in due modi:
- VISUALIZZAZIONI: vieni pagato per 1.000 visualizzazioni di pagina, vuol dire che se 1.000 persone guardano quella pagina lì ma non fanno assolutamente niente vieni comunque pagato. Ovviamente vieni pagato qualche centesimo, magari possono essere € 0,10. Il guadagno per ogni 1.000 visualizzazioni è abbastanza basso, a meno che tu non abbia dei volumi di visualizzazioni molto alti.
- CLICK: vuol dire che se una di quelle persone oltre a visualizzare il banner, quindi la pubblicità, clicca anche su quel banner, ecco tu li stai guadagnando di più. Io mi ricordo che per ogni singolo click dal Giappone mi venivano pagati €3. I prezzi per click infatti variano molto in base all’utente, alla Nazione. Insomma ecco perché è importante strutturare il sito in più lingue.
Questi due metodi sommati assieme mi hanno consentito di raggiungere i guadagni che ti dicevo.
Tecnologie e algoritmo
Come visto prima in dettaglio, i contenuti del sito erano totalmente inutili per le persone che li visualizzavano. Ciò vuol dire che chi apriva il mio sito internet per sbaglio, guardava la pagina e quindi mi dava una visualizzazione nelle pubblicità. La pecca di questo sistema però era il fatto che i miei contenuti non avevano un reale valore per l’utente, cioè non li stavo aiutando in nessun modo. Ed è per questo che un sistema così non dura nel tempo. Se avessi continuato a pagare il server e a pagare il dominio, questi guadagni sarebbero calati con il tempo.
I testi presenti sul mio sito erano si generati automaticamente, ma erano anche unici. Prima di entrare nei particolari, devo spiegarti una piccola regolina del SEO, cioè quella tecnica per salire sui motori di ricerca. Una regola che avevo imparato al tempo era che se tu hai un contenuto che può essere un articolo, può essere un’immagine, un video qualsiasi e lo pubblichi in tante pagine diverse, questo contenuto agli occhi dei motori di ricerca perde di valore.
Un esempio pratico: scrivo una guida e la pubblico in una pagina. Invece di lasciarla soltanto in quel posto, creo tante altre pagine diverse dove pubblico esattamente la stessa guida. La sto quindi duplicando in tante pagine diverse. Fare questa cosa non è un bene, ti fa perdere autorevolezza agli occhi dei motori di ricerca. Quindi questi contenuti generati automaticamente dovevano essere il più possibile unici e univoci per quella determinata pagina. Ciò vuol dire che se io ho due pagine diverse, quindi con due domini diversi, questi contenuti generati automaticamente dovranno essere diversi. Questo sistema quindi si basava semplicemente su questa regoletta.
La problematica principale di un esperimento come questo è l’enorme quantità di dati che ti trovi a gestire. Io personalmente non avevo mai gestito nessun sito internet con questa enorme quantità di dati. Stiamo parlando di più di 9 milioni di record, quindi 9 milioni di siti internet accumulati. Stiamo parlando di moltissimi dati generati automaticamente che pesano anche se sono testi.
La prima cosa che secondo me era interessante fare dal punto di vista della programmazione era l’utilizzare linguaggi e tecnologie che già conoscevo. I linguaggi non sono così importanti in un periodo come questo, l’unica cosa che conta invece è la gestione dei dati, quindi di database. Inizialmente avevo strutturato il sistema semplicemente con MySQL. Poi però mi sono accorto già dai primi mesi che c’erano delle problematiche per quanto riguarda le performance. Nonostante avesse una struttura delle tabelle molto easy e quindi lo utilizzavo più come un chiave-valore per intenderci, nonostante questo aveva degli enormi problemi di velocità. Questo perché man mano che aumentavano i siti internet la velocità di ricerca diminuiva.
Quindi le prime cose che ho iniziato a fare da un punto di vista tecnico sono state:
- ottimizzare il database (MySQL>MongoDB). Quindi da quel progetto in poi ho capito quanto era importante ottimizzare i singoli campi presenti all’interno del DB. Quindi con ottimizzazione intendo il tipo del dato, ma soprattutto la grandezza del dato. Nonostante ciò queste ottimizzazioni sul DB non bastavano. Quindi sono voluto passare ad un altro database. Proprio in quel periodo avevo approfondito infatti MongoDB e ho pensato fosse questo il progetto perfetto per utilizzarlo. Come ho detto prima avevo un unico server dedicato, che costava $30 al mese. Ho trasferito tutto lì dentro, compreso MongoDB senza fare sharing o cose particolari. Già facendo così ho avuto un enorme incremento delle prestazioni.
- Ottimizzazione delle lingue. Un’altra cosa interessante che ti ho fatto vedere già prima è che sul mio sito avevo 12 lingue. Questo erano utili per quanto riguarda la SEO o comunque sia per dare a Google e ad altri motori di ricerca, la possibilità che un determinato contenuto fosse disponibile in più lingue. Questo vuol dire che Google o altri motori potevano scegliere di mostrare un contenuto diverso in base a quelle che erano le preferenze di ricerca dell’utente. Aver inserito queste 12 lingue ha agevolato parecchio l’aumento dei guadagni. Tuttavia avendo pensato a questa ottimizzazione fin da subito, effettivamente non ho valutato se c’è stato un aumento o meno per queste dodici lingue.
Suddivisione della struttura:
Ricapitolando tutta l’intera struttura, direi che la possiamo dividere in tre punti:
- Automazione, quindi degli script automatizzati che andavano a cercare nuovi domini su internet e allo stesso tempo andavano ad analizzare i domini che avevo già trovato. Quindi c’erano alcuni script che trovavano nuovi domini, appena ne trovavano uno che non avevo mai analizzato lo inserivano in una tabellina pending, quindi in attesa e poi c’erano invece degli altri script sempre attivi 24h24, che prendevano il primo dominio della lista lo analizzavano. Quando avevano finito di fare l’analisi, lo inserivano nella tabella gigante dove c’erano tutti i domini già analizzati e resi pubblici su Google.
- Front end, quindi tutto ciò che lo user vede. Puoi utilizzare le tecnologie che preferisci.
- Gestione dei database, gestione della base di dati perché quando c’è una partita di così grande ci sono sempre delle problematiche da risolvere. Come ti ho accennato io ho cambiato sistema di database, da MySQL a MongoDB. Questa è stata pe me la parte più divertente!
Bene, credo di aver scritto anche troppo! Spero di averti aiutato a fare il cambio di mentalità, quindi metterla di vedere la programmazione come un hobby e basta.
Ricordati che la programmazione è un’enorme opportunità che ti può cambiare la vita e ti può risolvere dei problemi, se sei intressato ti consiglio di guardare i nostri corsi di programmazione e cogliere questa opportunità!
L’importante è che spero ti sia stato utile vedere la prova!
Buona programmazione!